[Introduzione di Elisa Favilli] “Scrigni o tacite sentinelle di un sapere, che da secoli si tramandano nella mimica di mani, nella complicità di lettori che ne indagano le intimità più feconde, i dipinti di libri di Andrea Mancini restano simboli indiscussi di una memoria che non teme rivali. Bruciati nei roghi dell’ignoranza, negati tra le censure di politiche dittatoriali, essi sopravvivono tra le biblioteche di chi in essi proietta spaccati di un vissuto culturale. Andrea Mancini gioca sul concetto del libro – oggetto esaltandone la sua inusitata ma contemporanea dialettica di elemento non comprensibile. Denaturandolo della sua funzione di narratore, il libro si trasforma in colore, carta, foglio, parallelepipedo contenete impronte di chi negli anni ne ha impresso la propria presenza. Distesi in modo scomposto su se stessi, scompaginati o armonicamente impilati in colonne che spaghi trattengono in insindacabili silenzi, essi si modellano nelle rappresentazioni come attimi fugaci, come visioni di viaggiatori che distratti ne raccontano frammentari ricordi. Si scompongono le pennellate di Mancini nei piccoli cammei di sequenze di testi strappati alle ore serali, dove il colore del tramonto annuncia la fine del giorno e apre le porte alla notte. Micro istantanee di un macrocosmo che si compone nella descrizione o negazione di libri su cui la mente proietta una fine o un oltre fatto di un tempo che si rinnova nel coraggio di intraprendere o negare un viaggio culturale.” I dipinti di libri di Andrea Mancini (Book Paintings), opere su tela tra il 2010 e il 2013, in mostra permanente dal 1° di Giugno 2014 alla galleria 166arte di Via Cavour a Firenze. In programmazione per la mostra inaugurale di Expo2015 a Milano. Catalogo in galleria.